Storia del progetto

Il progetto del Museo della Filosofia nasce nel 2018 presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, da un’idea di Paolo Spinicci. Grazie ai fondi del MIUR ottenuti dal Dipartimento in qualità di Dipartimento di Eccellenza, nel novembre 2019 il comitato promotore del Museo della Filosofia (composto da Clotilde Calabi Chiara Cappelletto, Anna Ichino e Paolo Spinicci) con il supporto di colleghe e colleghi del Dipartimento apre al pubblico la mostra “Il Museo della Filosofia: le prime stanze”.  

La mostra, patrocinata dal Comune di Milano e inaugurata dal Magnifico Rettore Elio Franzini e dall’allora Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, è ospitata nelle due Salette dell’Aula Magna dell’Università che si affacciano sul Cortile del Filarete. Lì vengono allestite le prime due sale del “museo to be”.

Un modellino delle prime due sale del Museo,
realizzato da Henrik Widenheim.

La musa ispiratrice: i musei della scienza

Il modello a cui si ispira il Museo della Filosofia è quello dei migliori musei della scienza: spazi fortemente dinamici e interattivi, in cui il pubblico possa avvicinarsi a importanti problemi e argomenti attraverso giochi, esperimenti e attività che li rendano intuitivi e appassionanti senza sacrificarne la complessità.  

È così che nelle sale della mostra trovano spazio attività come il “grande gioco dell’identità personale”, la “cassettiera dei paradossi della percezione”, esperimenti (mentali e reali) sui paradossi della finzione, e attività tematiche di vario tipo su classici problemi filosofici quali il libero arbitrio, la responsabilità morale, il tempo e lo spazio, e – immancabilmente – sui due grandi padri della filosofia occidentale, Platone e Aristotele. A chiudere la mostra, una galleria di video e animazioni su questi e altri temi. 

Feedback e riconoscimenti 

Il successo dell’iniziativa va ben al di là delle (per il vero già alte!) aspettative. Nelle due settimane di apertura, la mostra ha attratto circa 3000 visitatori durante le aperture pomeridiane e serali, con lunghe code all’ingresso negli orari di punta e più di 800 studentesse e studenti delle scuole superiori. Oltre l’80% di questi visitatori dà valutazioni più che positive nei questionari di gradimento; e anche la copertura mediatica dell’iniziativa è larghissima (articoli e recensioni su, tra gli altri: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Libero, Il Giornale, Il Giornale di Brescia, il TG 3, Radio Rai2, Radio Rai3, Radio Popolare, Radio Marconi, La Radio Svizzera, Open Culture, Daily Nous. News for and about the Philosophy Profession). 

… E adesso? 

Il successo della ‘fase pilota’ consolida nei promotori la convinzione che il progetto meriti di essere perseguito fino in fondo, dando al Museo della Filosofia una veste e una sede permanenti. Purtroppo sulla sua strada si frappone la pandemia di COVID-19… Ma ora che finalmente quel buio capitolo volge al termine, il progetto riparte con slancio, se possibile, ancora maggiore! 

A febbraio 2024 verranno aperte al pubblico due nuove sale dedicate alla filosofia della (dis)informazione, nell’ambito della mostra interattiva “Complottismo, fake news e altre trappole mentali”.